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Opinabile

è tutto ciò che scrivo, vedi tu se credermi o rendermi infelice...

lunedì 31 ottobre 2011

Il mio Google Translator è...

... morto. Peccato: morto appena nato.

La vita
Qualche mese fa decisi di realizzare una semplicissima applicazione Java il cui scopo è quello di mostrare una GUI che riproduca la "doppia casella" (originale - tradotto) con selezione di lingue (originale e di traduzione) presente sulla pagina Web del Traduttore di Google. Insomma, un Traduttore di Google versione desktop.

Presto fatto: l'unica cosa che mi mancava era come contattare il traduttore e come elaborare la risposta; Google API? Nooooooooooo!!!

Cominciai quindi a fare una semplice pratica LECITA (e ripeto LECITA!!!): guardare il link nella barra degli indirizzi. Tipo "ciao" da italiano a inglese:

http://translate.google.it/?hl=it&tab=wT#it|en|ciao

Ecco il gancio! Inserii, quindi, la costruzione del link nel codice del mio programma, lanciai ed ecco un risultato: una stringa in sintassi JSon.

Ancora un poco e ci dovevo arrivare: scaricata una libreria leggera per gestire JSon in Java, mi fiondai a vedere la sintassi JSon della risposta:

http://code.google.com/intl/it/apis/language/translate/v1/using_rest_translate.html#resultObjects

Conseguenza: con un minimo di logica, il mio programma poteva mostrare anche la risposta della traduzione.

E' stato bello fare il queso programma, direi anche relativamente facile, ma soprattutto godurioso poché ho "bypassato" quelle pallosissime google API, usando pura programmazione Java senza terze parti (o quasi - se avessi avuto voglia di perdere un po' di tempo per scrivermi un mini-parser JSon non ci sarebbe stato bisogno di altro se non Java standard!).

Sì, vabbè, è stata anche una ludica sega mentale. Ma tant'è.

Ma alla fine, a che cosa mi è servito?

Beh, tenendo la finestra ridemensionata a piacere, con il flag "rimani sempre in primo piano" e gli shortcut del popup per i vari copia e incolla, la mia super (:D) applicazione mi è tornata utile in tutti quei casi in cui ho dovuto leggere documentazione in inlgese, per esempio, tramite adobe reader, che non ha la funzionalità di traduzione incorporata.

Sì, vabbè, anche questa è una sega mentale. Ma tant'è.

La morte
Proprio quando il mio programma stava diventando famoso (lo conoscevamo io e il gatto di mia mamma :)) Google annuncia la sua vendetta verso noi truffatori (io truffatore? non ho fatto altro che usare quello che Google mi ha lasciato usare!!!):
chiude le API v1.

Important: With the exception of the Translate v2 API, which is now available as a paid service, the APIs included in this family have all been deprecated. See the documentation for each API for details.

Io non le uso, uso le mia API!!! Eppure le mie API fanno il lavoro delle API V1 e quando tento di tradurre con il mio "sporco e illecito" programma, ogni tanto mi appare un bel

ERROR - Details:
{"responseData":null,"responseDetails":"Suspected Terms of Service Abuse. Please see http:\/\/code.google.com\/apis\/errors","responseStatus":"403"}

e cioè sto abusando, bla bla bla, e mi deprecano le API v1 bla bla bla e le chiudono dal 1° dicembre anno corrente bla bla bla.

Insomma, il mio programma sta morendo! sigh!

Rinascita
Vabbè, mi studierò i libri di John Peter Sloan così, almeno per l'inglese, portrò fare a meno del traduttore di Google!!! :)

Bye bye traduttore delle lobby di Mountain View!!! (almeno per ora ;)).

LR.

mercoledì 5 ottobre 2011

Wikipedia italiana non più libera? "... c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero."

Wikipedia Italia mi dice:

http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Comunicato_4_ott…

Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.

Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia

Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»


LR.

lunedì 5 settembre 2011

Kindle 4? A colori? Touch? Qualche link...

Qualche parola e qualche link per capire un po' meglio... forse!

Da una (mia) sessione di skype...


[14:08:34] jsuniml: Kindle 4
<<<[12:22] D.Z.: http://gizmodo.com/5837061/this-is-amazons-kindle-tablethttp://www.amazon.com/forum/kindle?_encoding=UTF8&cdForum=Fx1D7SY3BVSESG&cdPage=1&cdThread=TxI9MLE97X0ZJJ

http://www.kindleitalia.com/kindle-4-ipotesi-e-rumors-1780/

...
Colore: il Kindle 4 sarà a colori, pochi dubbi. Dopo aver raggiunto un livello di eccellenza con gli schermi in bianco e nero del Kindle 3, il passo successivo non può che essere questo. Già con il Kindle 3 si ipotizzava del suo utilizzo del colore; la cosa non è stata possibile per l’arretratezza della tecnologia. Adesso la tecnologia E Ink a colori esiste: il Triton. Tuttavia è anche possibile che Amazon si diriga verso altre tecnologie di schermi a colori, come quella Mirasol.
...
Touch screen: Amazon non ha inserito questa tecnologia nel Kindle 3 perché il posizionamento di una pellicola touch aumentava i riflessi dello schermo. Il problema è stato risolto dalla Sony, utilizzando una tecnologia a raggi infrarossi invece della normale pellicola. Ricordo, inoltre, che nel gennaio 2010 Amazon ha acquistato la Touchco, una società specializzata nella creazione di schermi touch. Pertanto, possiamo dare per scontato che il Kindle 4 sarà touch screen: la navigazione su Internet ne gioverà enormemente.
...

[14:11:37] D.M.: (y)


E ancora:

anche se c'ha l'illuminazione di un pc?

[14:37:43] jsuniml:
<<< "Colore: il Kindle 4 sarà a colori, pochi dubbi. Dopo aver raggiunto un livello di eccellenza con gli schermi in bianco e nero del Kindle 3, il passo successivo non può che essere questo. Già con il Kindle 3 si ipotizzava del suo utilizzo del colore; la cosa non è stata possibile per l’arretratezza della tecnologia. Adesso la tecnologia E Ink a colori esiste: il Triton. Tuttavia è anche possibile che Amazon si diriga verso altre tecnologie di schermi a colori, come quella Mirasol."

Se Mirasol o E Ink a colori non mi interessa: l'importante che siano con buon contrasto, risoluzione e, soprattutto, "effetto" carta come E Ink "monocromatico"

[14:38:13] D.Z. 1 (ok)

[14:38:21] A.C.: Io preferirei l'iPad 2

[14:38:30] D.Z.: quindi non è retroilluminato, mi sembrava di aver capito che lo era.

[14:40:05] jsuniml: "Io preferirei l'iPad 2" Bah: se è multitasking e se è come dice davvero, il Kindle 4 batterebbe su tutti i fronti qualsiasi iPad o simili, almeno per quanto riguarderebbe un tablet orientanto veramente alla lettura.

Dimensioni...

[14:49:20] D.Z.: dimensioni?

[14:52:02] D.Z.: 7 pollici. molto ma molto più piccolo di un ipad. o sbaglio? quindi molto molto più fruibile.
l'ipad è davvero ingombrantissimo.

[14:53:52] jsuniml: "libricamente" parlando, dal punto di vista delle dimensioni, l'iPad ha una dimensione ibrida che non è né grande (Kindle DX) né comoda (Kindle 3): va bene per giocare a "picchia il gatto"

[14:55:17] D.Z.: io ho sta impressione che l'ipad non serva a un tubo di niente. e non lo dico da anti-apple: a me l'iphone piace. ma l'ipad... a che cavolo serve??

Vabbè, chiudo qui: stiamo entrando in un altro campo, quello delle "scuole" di pensiero...

Invece, giusto per speculare un po'...

http://kindle-reader.orbs.com/Color+Kindle+4+Touch!

http://www.handheld-ebook-reader.com/kindle-4.html

Quindi?
Ovviamente per mi limito solo al ruolo di spettatore interessato alla "vicenda". Tuttavia mi sbilancio con una speranza: se sarà e sarà veramente come lo stanno anticipando/pubblicizzando e, soprattutto, se non costerà uno sproposito, Kindle 4 mi alletta molto molto molto... anche se la mia povera "querty" hard-touch mi mancherebbe parecchio!

mmm... monitorerò...
mmm... approfondirò...

LR.


Ti potrebbe interessare anche:
- Kindle, Ebook, libri di carta... appunti frettolosi
ePub DRM Removal

lunedì 23 maggio 2011

Eclipse: Helios e Proxy

In riferimento al post "Eclipse: Galileo e Proxy"...

Non so perchè, ma ho dovuto fare la stessa cosa anche per Eclispe - Helios...


-Dorg.eclipse.ecf.provider.filetransfer.excludeContributors=org.eclipse.ecf.provider.filetransfer.httpclient
-Dhttp.proxyPort=8080
-Dhttp.proxyHost=myproxy
-Dhttp.proxyUser=mydomain\myusername
-Dhttp.proxyPassword=mypassword
-Dhttp.nonProxyHosts=localhost|127.0.0.1

Naturalmente i parametri vanno personalizzati a seconda delle proprie impostazioni. Nel mio caso, per esempio, ponendo di avere un proxy chiamato proxy2 con autenticazione uid=pippo e pwd=pluto, aggiungerò in fondo al file le righe seguenti:

-- !!!! Helios Proxy Workaround !!!!
-- http://wiki.eclipse.org/ECF_Filetransfer_Support_for_NTLMv2_Proxies
-Dorg.eclipse.ecf.provider.filetransfer.excludeContributors=org.eclipse.ecf.provider.filetransfer.httpclient
-Dhttp.proxyPort=8080
-Dhttp.proxyHost=proxy2
-Dhttp.proxyUser=pippo
-Dhttp.proxyPassword=pluto
-Dhttp.nonProxyHosts=localhost|127.0.0.1


LR.

lunedì 16 maggio 2011

Eclipse: Galileo e Proxy

Intro
Lungi da essere un post che riporti a storie ed aneddoti antichi, qui appunto per me (e per il disperato lettore informatico) una soluzione di natura prettamente tecnica, riguardante lo sviluppo software.

A chi è rivolto questo post?
Rivolto a programmatori (quella razza di cani che una volta faceva soldi a palate e che oggi è trattata alla stregua di un girabulloni), ed in paricolare a programmatori Java che usano l'ambiente di sviluppo (IDE) Eclipse, versione Galileo, il tip che riporto risparmia numerose imprecazioni ed è frutto di una semplice ricerca su Internet.

Di cosa si tratta?
Se con Eclipse - Galileo si ha bisogno di utilizzare un collegamento Web via proxy può capitare che, nonostante si abbiano impostate correttamente le opzioni di Network, l'ambiente non sia in grado di effettuare una connessione corretta.

Io mi sono accorto di questa anomalia mentre cercavo di installare nuovi aggiornamenti (Avviable Updates...).

Di chi è la colpa?
Il baco non è "nostro", ma di Eclipse - Galileo:

https://bugs.eclipse.org/bugs/show_bug.cgi?id=281472#c7

Questo link ci porta ad un ulteriore pagina, dove è spiegato come risolvere la questione:

http://wiki.eclipse.org/ECF_Filetransfer_Support_for_NTLMv2_Proxies
(ECF Filetransfer Support for NTLMv2 Proxies).

Ripariamo Galileo
Nella pratica si deve agire come segue:

1) chiudere Eclipse;
2) aprire il file di configurazione eclipse.ini (sotto la directory di installazione di Eclipse - Galileo);
3) inserire righe simili alle seguenti:

-Dorg.eclipse.ecf.provider.filetransfer.excludeContributors=org.eclipse.ecf.provider.filetransfer.httpclient
-Dhttp.proxyPort=8080
-Dhttp.proxyHost=myproxy
-Dhttp.proxyUser=mydomain\myusername
-Dhttp.proxyPassword=mypassword
-Dhttp.nonProxyHosts=localhost|127.0.0.1

Naturalmente i parametri vanno personalizzati a seconda delle proprie impostazioni. Nel mio caso, per esempio, ponendo di avere un proxy chiamato proxy2 con autenticazione uid=pippo e pwd=pluto, aggiungerò in fondo al file le righe seguenti:

-- !!!! Galileo Proxy Workaround !!!!
-- http://wiki.eclipse.org/ECF_Filetransfer_Support_for_NTLMv2_Proxies
-Dorg.eclipse.ecf.provider.filetransfer.excludeContributors=org.eclipse.ecf.provider.filetransfer.httpclient
-Dhttp.proxyPort=8080
-Dhttp.proxyHost=proxy2
-Dhttp.proxyUser=pippo
-Dhttp.proxyPassword=pluto
-Dhttp.nonProxyHosts=localhost|127.0.0.1

4) riavviare Eclipse - Galileo

A questo punto il collegamento Web via proxy dovrebbe funzionare correttamente.
(Nel mio caso funziona!).

Conclusione
Probabilmente mentre scrivo il baco è già risolto in altre maniere. Per ora a me sta bene questa. Su Internet (Google) ci sono altri post simili a questo, ma sostanzialmente tutti diciamo la stessa cosa.
Infine, con proxy funzionante, è consigliato vivamente la riceca di nuovi aggiornamenti.
Buona fortuna.

LR.

Post simili: "Eclipse: Helios e Proxy"

martedì 15 marzo 2011

Un pensiero... italiano

Voglio appendere il Tricolore fuori dalla finestra


 Il 150esimo mi sta facendo rispolverare alcuni libri di storia risorgimentale - che intellettuale che sono... leggo Bignami... - e non so, ma tutto quel sangue, tutto quell'intreccio di invasori, invadenti, invasati; tutti quei popolo e popolino, borghesi, nobili, intellettuali, opportunisti, briganti, politici, papi, sovrani, moderati, conservatori, giacobini, baroni; e quei Napoleone, Francia, Austria, Inghilterra, papati, ducati e Borboni; il Congresso di Vienna ed ancora: quel quartetto del Mazzini, Garibaldi, Benso Camillo e il Re! - preferisco la Repubblica, ma devo aspettare altri bigini ... - Insomma tutto quel crogiolo di persone, fatti, opere - e omissioni... - che hanno preparato prima e costituito poi l'unità d'Italia... ecco, non so, ma tutto ciò mi fa sentire italiano. E dai "reportage" del Cuoco, all'amore di patria e Chiesa del Manzoni; dalle prigioni del povero Silvio (il Pellico, si intenda), alle memorie delle imprese dei Mille; e da chi più ne ha a chi più metta; tra un massone, un carbonaro e un giovane italico, risalgo la storia della penisola fino a vedere i confini dello Stivale uniti (nel 1861 i confini non erano proprio quelli attuali: c'erano buchi e poi future perdite da mettere a posto; ma, insomma, l'unità c'era). Siamo nati da questi guazzabugli: eravamo la terra per papi e accomodamenti di potere delle grandi monarchie europee, di sedimentazioni per succursali dell'Ancien Régime, di contese fra Austria e Francia (e fra tutti gli altri assolutismi europei in genere, con i loro intrecci di letti e di principi e madame da incasellare); ma con la "rivoluzione" del primo Risorgimento (primo perché pare che questo periodo abbia date convenzionali soggette a opportune spinte verso chissà più quale fine), con un po' di scotch di qua e un po' di colla di là, tra mille insuccessi, trame e spinte d'orgoglio  - e di convenienza ... -, il feudo Italia si unì e si rese unico. E da allora siamo diventati un grande popolo: nei fatti, nel colore, nel sentimento e nella sincerità ; qualità che da sempre contraddistinguono noi italiani. Va bene, va bene, in queste ultime asserzioni ho esagerato con le qualificazioni cedendo ad un edulcorato sentimentalismo patriottico: ho preso un abbaglio idealizzando "Italia". Ridimensiono subito il concetto con un pensiero più schietto e banale, quasi demagogico, tuttavia sincero: siamo unici, siamo italiani.

LR.

giovedì 24 febbraio 2011

Giovanissimo social italiano, per film, tipo aNobii

Febbraio 2011, da un gruppo di aNobii arriva un post...
...è Sa Jana che ci avverte di una nuova "creatura" tutta italiana:


QUESTA SERA NIENTE POPCORN
                   http://www.nientepopcorn.it


Si tratta di un sito/social italiano, dedicato ad un pubblico italiano, in cui ogni utente può crearsi una proprio muro di film (la propria videoteca) e condividere voti, recensioni, citazioni, etc. con il resto della comunità di QUESTA SERA NIENTE POPCORN. Una sorta di aNobii per i film!

Questo è il mio muro: http://www.nientepopcorn.it/members/jonathane (... al momento della stesura di questo post è un po' scarsino, ma datemi un po' di tempo...).

E' un sito giovanissimo: sosteniamolo. Fateci un giro!

Da Sa Jana...
Social network simil-Anobii sul cinema: alleluja!

O impuniti cinefili, vi segnalo un sito (in) italiano (chi vuole chiamarlo social network faccia pure ;) ) sul cinema creato dal mio fidanSato (nientemeno! :D ) e da un suo amico la cui filosofia non è molto dissimile da quella di Anobii: http://www.nientepopcorn.it
Ogni utente iscritto ha a disposizione un Muro virtuale su cui affiggere le locandine dei film che ha visto (potrà votarli, recensirli, estrapolare da essi citazioni da condividere con gli altri utenti, commentare le reviews degli altri iscritti) o che ha intenzione di vedere e, grazie alle Note di Visione, può annotare quando, dove e con chi ha avuto la possibilità di vedere un certo titolo.
A breve, sarà attiva anche un'altra stanza virtuale, nella quale saranno convogliati tutti i titoli che ricevono una valutazione inferiore al 6 ;)
Sarà possibile partecipare ai Gruppi di discussione (per ora, languono un po'!) e proporre dibattiti sul cinema e dintorni.
Nientepopcorn.it è anche su Facebook: http://www.facebook.com/nientepopcorn
Fate un giretto e valutate: se il progetto vi piace, iscrivetevi! L'iscrizione è veloce ed indolore, eh eh :]

LR.

sabato 19 febbraio 2011

Kindle, Ebook, libri di carta... appunti frettolosi

Ho un Amazon Kindle 3G + WiFi eBook Reader.

Ce l'ho da dicembre scorso.

Ho già letto una decina di romanzi (tra corti, medi e lunghi).

Ecco alcuni appunti, molto frettolosi, ma essenziali per comprendere tale reading device.

Amazon Kindle Reading Device

L'Amazon Kindle, o Kindle è un lettore di libri elettronici commercializzato da Amazon.com. Inizialmente destinato al mercato statunitense, è stato poi lanciato in tutto il mondo a partire da ottobre 2009, ma solo nella versione in lingua inglese.
(da Wikipedia)

Kindle Reading Device: modelli attuali

Attualmente esistono due (nuove) versioni di Kindle Reading Device: Kindle 3, nelle varianti WiFi e 3G + WiFi; e Kindle DX.

La differenza sostanziale tra un Kindle 3 e un Kindle DX è nelle dimensioni dello schermo: Kindle 3 ha una diagonale di 6"; Kindle DX ha una diagonale di 9.7". In sostanza Kindle 3 è adatto per letture di libri di narrativa, mentre il DX può spingersi anche a contenuti di formato maggiore (supportati anche da Kindle 3, ma, per ovvie ragioni di dimensioni di schermo, con resa e leggibilità inferiori): giornali, riviste, etc.


Reading Device Kindle 3

Kindle Reading Device e tecnologia E-ink

Tutti i Kindle Reading Device sono dispositivi capaci di leggere eBook (libri elettronici su file) mostrando il testo su uno schermo basato su tecnologia E-ink, cioè in grado di emulare una pagina cartacea stampata in bianco e nero (voci attuali indicano che prossimamente potrebbero uscire nuove tecnologieE-ink in grado di emulare anche la stampa a colori su carta).

E-ink vs Sipix epaper

Una tecnologia con lo stesso scopo di E-ink, ma con approccio opposto è SiPix epaper.

E-ink si basa su uno sfondo bianco da scurire in nero nelle parti corrispondenti al "disegno" da "stampare" su schermo; SiPix epaper, invece, si basa su uno sfondo nero da "sbiancare" nelle parti che non corrispondono al "disegno" da "stampare" sullo schermo.

Nella sostanza pare che il contrasto degli schermi SiPix epaper sia nettamente inferiore a quello degli schermi  E-ink e quindi le "pagine" appaiono più scure.

Schermi passivi vs schermi attivi

Gli schermi E-ink e SiPx sono "passivi" in quanto non "emettono" luce, ma l'"assorbono": come la carta; quindi al buio non si vede nulla: come la carta. L'esatto contrario sono le tecnologie "attive", che "emettono" luce, come ad esempio la tecnologia LCD. Per questo qualsiasi Reading Device che sfrutta tecnologie "attive" non può (mi viene da dire "per definizione") emulare il cartaceo.

Kindle Rading Device e formati file ebook

Tutti i Kindle Reading Device supportano le immagini, quindi anche testi con immagini.

Formati di file supportati : Kindle (AZW), TXT, PDF, Audible (Audible Enhanced (AA, AAX), MP3, unprotected MOBI, PRC

Formati supportati tramite conversione (servizio offerto da Amazon): HTML, DOC, JPEG, GIF, PNG, BMP. Tramite il servizio offerto da amazon, questi formati sono convertibili in AZW.

Azw vs ePub

Azw è il formato principale adottato da Amazon Kindle. E' un formato pressoché identico al formato mobi. E' un formato proprietario (di Amazon). La peculiarità di tale formato sta nel fatto che può supportare il sistema di licenza (protezione) DRM proprietario di Amazon.

ePub è uno standard per un formato aperto (specifiche "aperte" a tutti) basato su XML per eBook.

Amazon Kindle non supporta ePub, mentre praticamente tutti gli attuali concorrenti di Amazon ovviamente non supportano Azw (che è proprietario), ma supportano ePub.

Una delle principali ragioni per cui Amazon non supporta ePub è nella contraddizione che è insita nell' adottare un formato aperto come ePub per vendere ebook protetti con licenza DRM. Tuttavia, nella pratica, c'è da osservare questo: la prassi per proteggere un ePub è quella di associargli una protezione DRM di Adobe; tale accorgimento è facilmente rimovibile con tool o script approriati reperibili in Internet (in successivi post spiegherò la procedura); di conseguenza Amazon si è assicurata di avere un formato proprietario (acquisendolo da MobilePocket - formato mobi  - variandolo di poco) sul quale sviluppare un proprio sistema di protezione DRM. Tuttavia nulla sfugge al popolo di Internet e anche Azw è, come dire, soggetto a "rimozioni" DRM... Possiamo almeno giustificare il fatto che ePub non è prorio l'ideale per ebook a forte contenuto grafico? Bah! A mio parere è una pura questione commerciale: Amazon non vuole avere a che fare con Adobe e vuole avere un formato tutto suo per il suo store. Ma io, che centro in tutto questo? Ecco la cruda realtà: se voglio comprare libri (non in PDF) da IBS spendo soldi per un ePub trovandomi impossibilitato di vederlo sul mio Kindle! (viceversa, se compro un libro da Amazon e voglio leggerlo su un mio Reading Device che non sia un Kindle non posso farlo!).

ePub su Kindle

Grazie al popolo di Internet il mio acquisto REGOLARE di un ebook ePub con DRM dal bookstore IBS non è vanificato: cerco con google particolari script che mi eliminano DRM di Adobe e con software tipo Calibre converto il mio ePub (ora privo di protezione) in un formato mobi. Ecco, il gioco è fatto. Ma di questo (e altri argomenti sul Kindle) ne parlerò in post futuri.

Kindle Reading Apps

Il kindle è sia un lettore di eBook "fisico" (device) (come quello che ho io - quello riportato nella figura iniziale) che software.

La versione software è rilasciata anche indipendentemente dal Kindle Reading Device: si può trovare qui, distribuita gratuitamente e avviabile per PC, Mac, iPhone, iPad, BlackBerry e Android Phone.

Come si può intuire, con Kindle Reading App, Amazon vuole garantire la fruibilità dei libri del suo store (formato azw...) anche su dispositivi diversi da Kindle Reading Device. Ovviamente, su quest'ultimi, l'effetto "carta" è impensabile, ma leffetto "estensione" dei guadagni di Amazon è assicurato.

Kindle Reading Device: brevissime impressioni personali

- Estetica: bello ed elegante.
- Praticità: maneggevole, capiente (4GB di memoria integrata).
- Effetto carta: ci siamo quasi.
- Contrasto: il migliore nella categoria.
- Non è touch: MEGLIO!
- Tastiera: non "ruba" spazio allo schermo ed è ergonomica; utilissima nelle operazioni di ricerca e consultazione.
- WiFi: funzione di secondaria importanza, ma interessante; per esempio: posso connettermi al mio Internet Access Point di casa e navigare con il browser integrato nel dispositivo.
- 3G: poco utile per lettori italiani che leggono in italiano; comunque con il 3G per il paese Italia posso navigare gratuitamente e senza Internet Access Point, con il browser integrato nel dispositivo, ma solo Wikipedia (inglese) e nel bookstore di Amazon Kindle (in prossimi post spiegherò come ampliare la gamma dei siti navigabili con 3G).
- Ogni tanto si incanta, ma il riavvio è veloce.

Cartaceo Vs Reading Device: brevissime impressioni personali

- e-link o SiPix? e-link: miglior contrasto.
- Carta o Device Reading basato su e-link? Dipende.
. Se ho già un libro cartaceo: carta.
. Se devessi comprare un libro cartaceo, ma ho già una versione ebook: reading device.
. Se leggo la sera e ho l'occhio "stanco": reading device (nel senso che con il Kindle aggiusto la dimensione del font come voglio, affaticando meno l'occhio).
- Comprare un e-book? Dipende.
Io leggo essenzialmente libri in italiano. Ho notato che nel mercato italiano attuale la differenza di costo tra un eBook e il relativo carteceo spesso è minima o ridicola; in pratica ho notato che l'eBook in italiano è sostanzialmente caro. Quindi, per la lettura "elettronica", preferisco ricorrere a fonti alternative a quelle offerte dai bookstore:
. Biblioteche di eBook gratuiti tipo Liber Liber.
. Torrent...

Reading Device, iPad o Tablet PC?

Aaaaaaaargh! Reading Device non c'entra un piffero con tablet pc!!! Una serie di persone non ha ancora capito che una cosa tipo il Kindle serve solo per LEGGERE libri "sequenziali" (romanzi, racconti, etc.) nel modo più simile possibile ad un cartaceo, ma  non ad altro! Anche iPad e vari posono svolgere benissimo funzioni di Reading Device, ma ci si scordi l'effetto carta! (e si ricordi la sostanziale differenza tra schermo "passivo" e "attivo") inoltre i tablet hanno altre funzioni che ad un Reading Device non servono (un Reading device non è nato per essere un computer, ma bensì per essere un emulatore di libro cartaceo).

Conclusione

La carne al fuoco su Amazon Kindle e Reading Device è molta. In questo post ho cercato di dare una breve panoramica generale (con qualche mia schematica considerazione). In futuro prevedo che questo Blog possa avere più post di approfondimento su questi argomenti. Per il momento invito a leggere la pagina con  tutti i dettagli su Kindle, raggiungibile sul sito Amazon: Kindle 3G + WiFi.

LR.


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- ePub DRM Removal

domenica 9 gennaio 2011

Beautiful !!!


LR: Mi vergogno un po' perché, come dire... "mio fratello " (cioè io) "è figlio unico perché non ha mai visto per intero una puntata di Beautiful"... insomma dai, non sono aggiornato su Rig, Bruc e quel puattanaio là...

GALASSI: Te lo do' io il promemoria!!!


SORBOLE!




Da sky.it - tg24 - Beautiful Lab


... i T' s S o F u N n Y ...


LR.

venerdì 7 gennaio 2011

150 anni ... Fratelli D'Italia...

Mi appunto questo video:





Mi appunto quest'articolo:

150° Unità d'Italia, il 7 gennaio Reggio capitale del Tricolore

Venerdì 7 gennaio

Sono partiti da Reggio, la città che nel 1797 ha dato i natali al Tricolore, le celebrazioni ufficiali per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia...

Continua a lggere "150° Unità d'Italia, il 7 gennaio Reggio capitale del Tricolore" sul sito www.reggio24ore.com ...


E senza che nessuno se la prenda, mi faccio due risate:



 Viva l'Italia,
                         l'Italia che resiste...

LR.



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