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Opinabile

è tutto ciò che scrivo, vedi tu se credermi o rendermi infelice...

domenica 21 febbraio 2010

Don't Let Me Down, un dio minore...

Per tutto il week-end ho avuto in mente...
Don't let me down, don't let me down
... e le immagini di questa canzone in quel famoso "provino" del 30 gennaio 1969 sul tetto della Apple Records a Londra, al numero 3 di Savile Row, quando i Beatles tennero il loro utlimo concerto della durata di appena una quarantina di minuti...
Don't let me down, don't let me down
Don't Let Me Down, struggente canzone d'amore di Lennon dedicata a Yoko Ono, vide luce durante le sessioni di registrazione di Get Back, l'opera "live" dei Beatles che riprometteva un loro ritorno alle origini rock.

...e quel 5/4...
Nobody ever loved me like she does
Ooh she does - canto anch'io in 4/4 - yeah she does...

L'idea di Get Back fu concepita da Paul McCartney, all'epoca il più "sano" dei Beatles, come una serie di registrazioni in studio, ma in presa diretta, di contenuto volutamente grezzo e "live". Il materiale fu registrato tra il 2 e il 31 gennaio 1969 negli studi di Twickenham e di Savile Row. L'intento fu buono: risanare i rapporti tra i quattro, riscoprendo il "sapore" dei loro esordi. Il risultato fu pessimo, tant'è che prima dell'uscita di Let It Be (l'album ufficiale del progetto Get Back)  passò oltre un anno (08-05-1970) e nel frattempo vide la luce un altro album (Abbey Road, 26-09-1969).
"Dunque quando è arrivato a bordo Spector la situazione era del tipo: 'Beh, d'accordo, se vuoi lavorare con noi [ride], vai e fa un provino, amico' [...] e gli è stato dato il mucchio più merdoso di stonzate incise da cani [...] e lui ne ha ricavato qualcosa [...]"
John Lennon, circa Let It Be, da "John Lennon ricorda" di Jann S. Wenner
E Spector, nell'album, non mise parole come queste...
And if somebody loved me like she'd do me,
Oh she'd do me, yeah she does.
Niente di che, ovviamente, se non fosse che queste parole sono di una canzone d'amore struggetnte, bellissima...
Don't let me down, don't let me down.
Don't let me down, don't let me down.
... in cui Lennon canta tutto il suo sentimento per Yoko: si sposarono il 20 marzo 1969 sulla Rocca di Gibilterra...
I'm in love for the first time.
Don't you know it's gonna last.
It's a love that lasts forever,
It's a love that has no past.
Uscita come lato B del singolo Get Back/Don't Let Me Down e come frutto di una registrazione del 28 gennaio 1968 (la stessa sessione del lato A Get Back) per vederla come parte integrante di un album e non di una raccolta bisognerà aspettare il 2003, quando fu messa nelle tracce di Let It Be... Naked (l'album Let It Be rimaneggiato sotto ladirezione di Paul McCartney).
And from the first time that she really done me,
Ooh she done me, she done me good.
I guess nobody ever really done me,
Ooh she done me, she done me good.
La versione inclusa in Let It Be Naked è quella del "rooftop concert" (concerto sul tetto della Apple, 30 gennaio 1969).
Don't let me down, hey don't let me down
Heeeee, don't let me down
 Ed ora mi godo il "rooftop concert" (e qui, in questo post lo posiziono proprio su questo dio minore del repertorio Beatles...).


Don't let me down
Don't let me down, don't let me let down
Can you dig it? Don't let me down
LR.

venerdì 5 febbraio 2010

Arte, musica, poesia... donna

Direttamente da YouTube un video che mi ha lasciato incantato.

Lo rilancio su questo mio blog come omaggio odierno a tutte le donne, che spesso, a noi maschietti, ci fanno dannare, ma che, tuttavia, non potremmo mai vivere senza la loro infinita poesia.

E ovviamente lo dedico a F.



LR.



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